La Valbasca

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La Valbasca

Tra Albate e Lipomo c’è un’oasi di pace, la Valbasca. Ma non è sempre stato così. Anticamente c’era un semplice sentiero, largo quanto basta per permettere il collegamento pedonale fra i due centri abitati. Oppure veniva utilizzato da chi si voleva inoltrare nei boschi che portano verso il Boschirolo vicino a Capiago o un po’ più lontano verso il lago di Montorfano.

Negli anni settanta era diventata la base degli allenamenti degli atleti dediti alle corse non competitive, i cosiddetti tapascioni, preferivano evitare di correre in pista al campo CONI di via Belvedere. Sfruttavano soprattutto il sentiero ad anello che si snoda fra la Valbasca, il cimitero di Lipomo e la Casa di Gino, oggi sentiero N. 6 della Spina Verde. Questi atleti partivano di corsa dal campo CONI, risalivano la via Canturina e la via S. Antonino, poi verso piazza IV Novembre e da lì in Valbasca fino all’anello di Lipomo per effettuare l’allenamento. Il sentiero era un po’ sconnesso e ogni tanto con un piccolo carico di materiale inerte ci si aiutava a livellare un po’ il sentiero e anche il taglio di qualche ramo sporgente rendeva il percorso più agevole. I tempi stavano cambiando e piano piano la vallata si è animata, sempre più persone si sono addentrate nella valle per una semplice passeggiata o per un po’ di sport.

Finché con l’utilizzo di contributi regionali è stato sistemato il sentiero, allargato e reso più sicuro, affiancato dalle stazioni di un percorso vita.

Adesso il percorso è frequentato in tutte le ore del giorno e in ogni stagione. E’ il punto di riferimento per chi vuole isolarsi dalla città, qui non ci sono rumori se non quelli del bosco. Ci si va a piedi, di corsa o in bicicletta. Dall’imbocco del sentiero ad Albate dopo un chilometro e mezzo si può raggiunge il cimitero di Lipomo, quindi si completa l’anello e si ritorna al punto di partenza. Questo per una semplice passeggiata al fresco in estate, è quasi tutto in ombra sotto le piante, oppure nei suggestivi colori autunnali, o in primavera con il sottobosco pieno di fiori e, per gli amanti delle camminate anche in inverno.

Il sentiero non è illuminato, quindi lo si usa prevalentemente di giorno a meno che ci si avventuri con una pila. Però questa piccola ma bellissima valle ha in riserbo una sorpresa per chi vuole stupirsi. All’inizio dell’estate, di solito in giugno, all’imbrunire avventuratevi nel sentiero finché entrate nel bosco ma senza pila. Nel semibuio tante piccole luci vi accoglieranno con uno spettacolo unico. Sono le lucciole!

Buone camminate in Valbasca.