A59 è il nome della tangenziale di Como, un breve tratto di 2,9 Km che collega Villaguardia con la località Acquanegra di Albate. Fatta costruire, con la tangenziale di Varese, a completamento della autostrada Pedemontana aperta il 26 gennaio 2015.
Negli anni Settanta si cercava di progettare l’autostrada Pedemontana che avrebbe collegato Bergamo con Varese passando da Lecco e da Como, alleggerendo così il traffico che attanagliava queste località. Non andò a buon fine, il nome rimase ma venne riproposta in luoghi diversi per risolvere altri traffici e creare altri collegamenti. Una decina di anni fa, a corredo dell’A36 Pedemontana Lombarda sono state realizzate il sistema tangenziale di Varese e la tangenziale di Como.
La nostra tangenziale, dopo un primo utilizzo gratuito, è diventata a pagamento al costo di 0,65 euro (0,224 €/Km). Detta così non sembra particolarmente cara.
Per capire se lo è veramente facciamo un paragone. Per i 555 Km di autostrada che collega Milano a Roma si pagano 41,90 euro (0,075 €/Km). Fatti però gli opportuni calcoli, per percorrere la A1 fino a Roma con il costo per chilometro della tangenziale di Como il totale salirebbe vertiginosamente a 124,32 euro, esattamente il triplo. Ma possono costare in modo così differente le autostrade, non c’è nulla che lo vieti?
Altre due considerazioni andrebbero fatte. Chi per lavoro o per piacere viaggia molto avrà percorso tantissime tangenziali, alcune molto lunghe, e avrà scoperto che sono tutte gratuite tranne qualche particolare eccezione. Da noi invece si paga, e a che prezzo!
Non ci aiuta neanche l’autostrada dei Laghi, la A9 nel nostro caso. E’ la prima autostrada del mondo a pagamento e forse per questo la sua impostazione appare arcaica e iniqua. Il pagamento pare programmato per far pagare chi è di passaggio su questa tratta come i turisti stranieri che transitano dalla barriera di Como e poi a quella di Milano. A tutte le uscite da Origgio a Lomazzo non viene richiesto pagamento, a Fino Mornasco però molti anni fa era stato introdotto il pedaggio per cercare di evitare la lunga coda di comaschi che cercavano di non pagare al casello di Como. Se si paga solo alle barriere iniziali e terminali i comaschi comunque devono sempre pagare e con loro quelli del lago e territori limitrofi. Qual è la differenza fra un utente di Como da quello di Saronno o Lomazzo? Perché a Como si paga e nelle altre stazioni no? Applicando il nuovo sistema di rilevamento di transito Free Flow si potrebbe ridistribuire i costi del pedaggio su ogni utente in base all’effettivo utilizzo.
Adesso si vorrebbe prolungare la tangenziale di Como fino ad Albese con Cassano per alleggerire il traffico di alcune strade, come per esempio nel territorio di Lipomo. Ma Lecco e Varese rimangono ancora molto lontane da Como, almeno nei tempi di percorrenza. Era il problema che si voleva risolvere con la Pedemontana programmata cinquanta anni fa. Sembra lo si stia facendo un pezzetto alla volta. Come quelli della banda dell’Ortica.